sabato 17 febbraio 2018

26° Corso d'introduzione

Anche per quest'anno proponiamo il Corso per insegnare le tecniche di base per poter poi crescere e diventare speleologi. Vi aspettiamo!

Link info corso


sabato 20 gennaio 2018

1978 - 2018: 40 anni di GGS

Lo so, sembra di moda, in questo periodo numerosi gruppi festeggiano un anniversario particolare, noi siamo arrivati a quota 40! Altri gruppi in questo periodo sono giunti a questo importante traguardo, a dimostrazione del periodo prolifico per la creazione di nuove associazioni speleologiche negli anni '70 del secolo scorso. Tanti ne vennero fondati, ma non tutti possono dire di essere arrivati a questa bella cifra tonda.

Per inaugurare questo compleanno abbiamo realizzato un nuovo logo. Un ringraziamento particolare a Letizia Ferrario per la realizzazione del logo.

Andrea


domenica 7 gennaio 2018

Tracciamento del Forgnone

Domenica 3 dicembre 2017, S. Omobono Terme.

Stamattina il freddo è pungente. La delegazione del GGS (Andrea, Marghe e Cristian) è la prima ad arrivare al punto di ritrovo. Parcheggiamo l'auto e ci intrufoliamo nel primo bar che troviamo, concedendoci un croissant e godendo del tepore emanato da una stufa che va a pieno regime. Piano piano, altre persone si fanno largo tra la bruma mattutina ed entrano nel locale. Dalle finestre vediamo sottotuta dai colori sgargianti che fanno capolino sotto le giacche a vento. Quando il bar è invaso dalla compagine abbigliata con tinte accese, capiamo che sono arrivati tutti gli speleo che assieme a noi entreranno al Forgnone. Oggi siamo davvero in tanti, ventiquattro per l'esattezza, provenienti da  quasi dieci gruppi speleo.
I veterani si conoscono tutti e - piacevolmente stupito - noto che, nonostante io mi sia avvicinato a questa disciplina da pochissimi anni, alcuni li conosco anche io. E' pur vero che si parla di speleologia e, in particolare, lombarda. Fare questi numeri in una sola uscita è sintomo che esistono realtà che funzionano bene, come la FSLo.
Tutti assieme facciamo il punto della situazione e organizziamo le due squadre che entreranno: una si dirigerà verso il ramo fossile e l'altra giungerà fino alla sorgente per versare il tracciante che sarà monitorato dai captori dislocati in vari punti del territorio, al fine di tracciare l'andamento del fiume che sgorga nella grotta e che di fatto l'ha in buona parte scavata.
Organizzate attrezzature e macchinate, ci dirigiamo verso il punto da cui imboccheremo il sentiero che porta all'ingresso della grotta.
Foto di gruppo prima di entrare in grotta - Foto L. Aimar

mercoledì 29 novembre 2017

INGRESSO FORNITORI, QUANDO ERA “SOLO” FORNITORI


4° Stage di Avvicinamento

Dal 15 al 19 novembre è stato organizzato il 4° Stage di Avvicinamento alla Speleologia. Abbiamo registrato la partecipazione di 11 iscritti, confermando la capacità di questo evento didattico a far avvicinare alla Speleologia un buon numero di persone.
Dopo la prima serata di presentazione, il 18 novembre è stata fatta una palestra per insegnare le tecniche di progressione su corda, presso la palestra d'arrampicata del CAI Saronno. Il tempo clemente ci ha fatto passare una bella giornata dove gli allievi si sono cimentati con gli attrezzi da risalita e discesa. La domenica successiva siamo andati nella Grotta Tacchi, al Pian del Tivano. Nonostante il numero elevato di iscritti siamo riusciti tutti a raggiungere la base dello scivolone e una parte del gruppo ha anche raggiunto il sifone di monte della grotta.
L'esperienza ha permesso di far conoscere le grotte come, probabilmente, non se lo aspettavano, ma tutti sono stati soddisfatti dell'esperienza e di aver scoperto un mondo sotterraneo che non si aspettavano.

Qui sotto alcune foto dello Stage.

Andrea



Foto di Y. Borghi

sabato 28 ottobre 2017

Esplorazioni glaciali al Ferpecle (CH)

Il Ferpecle per noi saronnesi è un ghiacciaio nuovo, mai visto prima. Ci aggreghiamo volentieri al campo speleoglacio organizzato dagli amici di Varallo a cui si aggregano vecchie e nuove conoscenze provenienti da Toscana, Liguria, Veneto e Calabria.
Luna piena al nostro arrivo - Foto A. Ferrario
Partiamo da Saronno io, Marghe e Cristian con l’aggiunta di Eleonora del GGM. Partiamo e senza fare soste arriviamo dopo quasi 4 ore al punto prestabilito del campo dove arriviamo verso le 23.30 del 6 ottobre. Un silenzio acuto avvolge le tende e le auto coperte dal ghiaccio di una notte di luna piena e cielo terso. Eleonora cerca alla disperata Paolo dentro una delle tende congelate, noi altri intanto montiamo la tenda di Cristian e trasformiamo la macchina in una camera da letto. Nel frattempo dopo aver svegliato gli occupanti di due tende, Eleonora trova Paolo con cui condividere la tenda per la notte!
 La notte è gelida e non si riposa bene, mi dicono poi che la temperatura è scesa fino a -10. Il mattino del 7 ci svegliamo mentre si alzano tutti, ad uno a uno salutiamo tutti i componenti del campo con facce un po' congelate e addormentate ma felici di essere qui in questo momento. Ma dobbiamo sbrigarci, alle 8.30 arriva l’elicottero a prenderci per portarci nella zona centrale del Ferpecle e si sa che gli svizzeri son precisi!
Come non detto, alle 8.15 arriva l’elicottero, pure in anticipo! Per fortuna dovremo fare più viaggi per andare su tutti, ma comunque sia buttiamo gli avanzi della colazione in tenda o in auto e corriamo per prendere l’elicottero. Nella fretta carichiamo l’impossibile, anche quello che non serve, tanto c’è l’elicottero…
Il nostro mezzo di trasporto per l'andata - Foto A. Ferrario

In un batter d’occhio ci troviamo dalla tazza di the in mano ad essere depositati nel silenzio del Ferpecle. Spettacolo. La zona sembra promettere bene. Ci vestiamo e ci dividiamo in 4 squadre. Con Cristian e Marghe ci spostiamo in un plateau più a ovest che mi ispira, difatti ben presto trovo le prime bediere e due ingressi interessanti. Armiamo il primo e nel frattempo una squadra composta da Francesco, Eleonora, Gianni e Lorenzo raggiungono il secondo ingresso.
Il primo mulino avvistato - Foto A. Ferrario
Armo il pozzo inziale, ah finalmente riassaporo l’armo con viti da ghiaccio dopo due anni di digiuno forzato. Scendo il pozzo di circa 8-10 m. Prosegue con un bel meandro, urlo e dall’eco sembra continuare bene. Il pavimento ora è tutto ghiacciato, ma fuori il cielo è sereno e temo che con l’avanzare delle ore aumenti l’acqua di fusione creandoci problemi nella progressione. Quindi preferisco armare stando alto, anche se più scomodo. Proseguo e il meandro continua ma mai bello comodo. A un certo punto il pavimento tende a stringersi e mi ritrovo a dover decidere se sprecare ancora viti per una armo comodo e tentare un armo più speditivo che garantisce qualche vite in più. Alla fine tento la discesa in un passaggio stretto e sotto altri 4 m il meandro prosegue quasi in piano. La corda finisce e proseguo altri 15 m senza corda. Poi un altro piccolo salto, tento di scenderlo con una seconda corda ma più sotto il fondo presenta acqua piuttosto profonda anche se il meandro prosegue. L’esplorazione finisce qui. Tornando i sacchi si incastrano nel meandro stretto, si smadonna un po' ma poi finalmente ci stappiamo fuori, sia noi che i sacchi. Alla base del pozzo facciamo qualche ripresa e scatto.

Terzo Mondo: il gioiello del San Primo

Il 30 settembre riusciamo finalmente a organizzare un giro a Terzo Mondo, dopo tanti rinvii per vari motivi. All'uscita partecipano Margherita, Giuseppe, Cristian, Giusy, io e Leda e Franco di Busto Arsizio.

Partiamo il pomeriggio per motivi lavorativi. L'ultima volta che andai a Terzo Mondo c'era una bella copertura di neve, ora invece risaliamo un viscido sentiero, il che mi preoccupa perché in nottata danno piogge leggere e quindi il sentiero sarà ancora più scivoloso ora che torneremo all'esternp, dato che abbiamo previsto di uscire in nottata.
Vista la meta non potevo non portare la macchina fotografica. Entriamo dal secondo ingresso e scendendo restiamo tutti incantati dalle dimensioni della grotta, ma rinvio la sessione fotografica per la galleria Pedemontana. Qui sotto alcuni scatti dell'uscita.
Come previsto il sentiero di ritorno lo percorriamo sotto una leggera pioggia e gli scivoloni non mancano!

Andrea





Foto della galleria Pedemontana - A. Ferrario