giovedì 12 febbraio 2015

Tracciamento Arie - Pian del Tivano 2015


Pian del Tivano con sullo sfondo il San Primo - Foto A. Ferrario

In queste settimane il Gruppo di Lavoro Meteoipo della Federazione Speleologica Lombarda sta realizzando uno dei più ampi tracciamenti delle correnti d'aria, relativo alle grotte, che si sia mai realizzato fino ad ora. Il Pian del Tivano, con i suoi oltre 80 km di grotte, si presta bene per poter testare queste nuove tecniche su complessi carsici così vasti.
L'idea è di "lanciare" il tracciante in poche e selezionate grotte ad "ingresso basso" che in questo periodo aspirano aria. Poi si posizionano i captori nel maggior numero di grotte possibile che attualmente soffiano aria calda, formando i tipici "buchi nella neve".
Il nostro gruppo si è appassionato in questa ricerca e nel week end del 7/8 Febbraio siamo andati a dare una mano nel posizionamento dei captori per fare il "bianco", che servono per verificare se e con quale concentrazione le sostanze che saranno immesse nell'ambiente sono già presenti nell'aria che attraversa le grotte.
Personalmente sono andato il sabato a posizionare i captori sul San Primo insieme a Mizio, una delle menti organizzative del progetto. Nel frattempo Lia si sparava un po' di km tra M. Palanzone e Braga di Cavallo. La giornata è iniziata con una fitta nebbia, ma una volta risaliti di quota con le ciaspole il cielo si è aperto e ci ha regalato una giornata spettacolare! Aprendo la traccia nella neve fresca, a tratti anche sopra la vita, abbiamo posizionato i captori presso il Pozzo 2° di San Primo, l'Abisso dell'Altro Mondo e l'Abisso dei Mondi.

Ingresso Altro Mondo - Foto A. Ferrario
Raccolta dati all'ingresso  dei Mondi - Foto A. Ferrario
Abbiamo tentato di raggiungere anche l'Abisso Terzo mondo, sul versante N del San Primo, ma la neve farinosa (qui fno alle ascelle!) ci ha impediti di trovare l'ingresso, purtroppo. Un po' scocciati siamo risaliti in vetta e ridiscesi fino al Piano accompagnati da un bel tramonto.

Il Tivano lo frequento ormai da 15 anni ma ogni tanto cambiare prospettiva è interessante. Sul San Primo era da un bel po' di tempo che non ci andavo. Merita veramente risalire i paglioni e godersi il panorama a 360°.

Oltre a me e a Mizio, c'era con noi Bob. Un cane da caccia che si è aggregato fin dall'inizio del percorso e ci ha seguiti per tutta la strada, senza mai abbaiare e dandoci forza con il suo sguardo mentre sprofondavamo nella neve. Per un giorno è stato il nostro cane e per un giorno lui è stato Bob!
 
Mizio e Bob - Foto A. Ferrario
Una volta ridiscesi al Piano ognuno ha preso la sua strada.
 
La Domenica è stato terminato il posizionamento dei captori ad opera di Giuseppe, Lia e Mizio.
Ora il Progetto prosegue le prossime settimane con il posizionamento dei nuovi captori e il rilascio del "profumi nell'aria".
Alla prossima.
Andrea



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