sabato 18 luglio 2015

Calati: un'esplorazione quasi in diretta!


Una nuova collaborazione è iniziata con il team Sulle Strade dell'Avventura, per la realizzazione di un documentario sulla speleologia. La grotta protagonista sarà la Calati. Al seguente link potete vedere la prima gallerie di immagini delle riprese video.. a breve pubblicheremo dettagli sull'iniziativa

Ma non abbiamo solo fatto riprese, anche esplorazioni non sono mancate. Di seguito pubblico il resoconto di Elena protagonista dell'esplorazione:
Arrivo con i fuori strada a pochi metri dalla Grotta Calati - Foto A. Ferrario
"Domenica 5 Luglio siamo andati nella Grotta Calati con l’obbiettivo di girare il documentario sulla speleologia nei meandri di quella fantastica grotta, con la collaborazione della Team “Sulla strada dell’Avventura”. L’allegra combricola era cosi composta: Andrea, Marghe, Giuseppe, Christian, Marco, Carlo, io  e cinque colleghi speleo valdostani.
Dopo qualche difficoltà a raggiungere l’ingresso con i fuori strada, per via della strada chiusa per una gara di ciclismo, ci accingiamo finalmente a scendere uno alla volta nel pertugio, al termie elle riprese esterne…. il tempo stringe e abbiamo ancora molto lavoro da svolgere all’interno. Giuseppe apre la strada, il programma prevede di trovarci tutti alla base del secondo pozzo per montare la camera e girare le riprese su corda nella discesa del P30, ma la curiosità è troppa, così io e Giuseppe con due ragazzi d’Aosta decidiamo di proseguire e giungere al punto dove due settimane prima avevamo iniziato i lavori di scavo. Non avendo mezzi idonei a disposizione decidiamo di provare ad allargare con la mazzetta la finestra che si trova al di là di un corridoio di circa 3 m piuttosto stretto, ma la roccia non sembra voler cedere…cosi dopo qualche tentativo io e Marta decidiamo di toglierci l’imbrago e provare a passare. Dopo qualche difficoltà per evitare di rimanere incastrate ci siamo: siamo oltre!!!
Inaspettatamente ci troviamo in un luogo vergine ed inesplorato. Prese dalla foga proseguiamo oltre un saltino di un metro giù lungo un corridoio, mentre gli uomini tentano di allargare l’ingresso per poterci raggiungere. Eccoci ad un bivio: a sinistra si scende verso un ramo che sembra stringere e chiudere, a destra sembra invece proseguire una via più ampia e comoda… e cosi è: proseguiamo per circa 300m lungo un corridoio con grossi massi instabili ed un continuo scorrere d’acqua sotto i nostri piedi, finchè giungiamo in una sala piuttosto ampia. Mentre sentiamo voci maschili che si avvicinano diamo un’occhiata in alto. Due risalite con terrazzi superiori che suggeriscono la presenza di altri rami ai piani alti, un saltino di 3m circa e un pozzo di una dozzina di metri.



Risalita de P22 - Foto A. Ferrario
Purtroppo non disponiamo né di corde né di trapano e imbrago, e per me e Giuseppe è giunto il momento di tornare verso l’uscita, cosi mentre i nostri amici montanari salgono in libera oltre il salto di 3m li salutiamo con la promessa di mandargli qualcuno che porti loro il necessario per poter piazzare un armo e proseguire. A Giuseppe e me rimane invece la promessa di proseguire a nostra volta in un secondo momento lungo questa nuova inaspettata via, e per ora torniamo indietro amareggiati ed entusiasti al contempo.
Il nuvo ramo viene intitolato Ramo delle Fanciulle.
Alla prossima!
Elena Landoni
 
 


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