Una delle tante sculture lungo il sentiero. Foto A. Ferrario |
Così il 3 gennaio facciamo una battuta di ricerca a Schignano, tra il M. Comana e il M. Gringo. Siamo Riccardo, Carlo ed io. Partiamo dalla frazione Posa e raggiungiamo l'Alpe Comana lungo un sentiero arricchito da curiose sculture in legno che ci accompagneranno fino alla vetta del Comana.
In questa prima parte segni di possibili ingressi sono quasi del tutto assenti.
Il panorama sul Tivano dal M. Comana. Foto A. Ferrario |
Raggiunta la cima del Comana rimaniamo estasiati dal panorama che si vede, in particolare sulla zona Tivano- San Primo- Nesso che sta esattamente di fronte a noi. Da tornarci in una giornata più limpida anche solo per fare foto. Scendiamo e ora abbandoniamo il sentiero, per tagliare nei boschi e puntare verso il M. Grigno. Anche qui nessuna segnalazione particolare. Risaliamo il Gringo riprendendo una mulattiera e arriviamo in cima dove ammiriamo un secondo nuovo bel panorama sul lago.
Il M. Gringo. Foto A. Ferrario |
Panorama dalla vetta del Grigno. Foto A. Ferrario |
Riprendiamo a scendere tra gli affioramenti ed ecco che l'occhio mi casca subito in un buco. Aria zero ma la morfologia è interessante. Giù gli zaini, su le tute e cominciamo subito a levare sassi che vengono via con facilità. Poco dopo i soliti tre sassi incastrati male ci fanno penare, per scavare non abbiamo nulla a parte le mani e un cordino. Dopo un'oretta togliamo i sassi e guardiamo dentro. Ora si entra 2 m ma c'è un intaso di terra. mah.. bisognerebbe tornarci con temperature adeguate e capire se c'è un giro d'aria. Però siamo a circa 1050 m di quota e la posizione è interessante. Per il momento battezziamo il ritrovamento come Buco Montana (sul M. Gringo...).
Scendiamo chiudendo un percorso a anello che ci permette di inquadrare meglio la zona, ma non si trova nient'altro di particolare.
Riccardo preso nello scavo del Buco Montana come se non ci fosse un domani... va bene anche senza scarponi! Foto A. Ferrario |
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